Portovecchio (VENEZIA), Presentazione di Gesù al Tempio XVIII° secolo
Dipinti su tela
> Portovecchio (VENEZIA), Presentazione di Gesù al Tempio XVIII° secolo
Categoria: Dipinti su tela
Committente: Ente Religioso
Titolo: Portovecchio (VENEZIA), Presentazione di Gesù al Tempio XVIII° secolo
L’episodio raffigurato è tratto dal Vangelo di Luca e narra della Presentazione di Gesù al Tempio a due settimane dalla nascita, in questa occasione viene riconosciuto come il Messia dall’anziano sacerdote Simeone e dall’ottantaquattrenne profetessa Anna. Il Tempio, fatto costruire a Gerusalemme da Salomone, era un luogo ricco di significati religiosi, culturali e storici.Nelle raffigurazioni pittoriche della vita di Gesù, gli episodi riferiti al Tempio sono anche “Gesù tra i Dottori” e la “Cacciata dei Mercanti dal Tempio”. La "Presentazione", che in altri casi è titolata Nunc dimittisora lascia”: le prime parole della preghiera di Simeone), è resa con abile maestria da un pittore certamente colto ed erudito e presenta tutti gli elementi che caratterizzano l’episodio: il sacerdote Simeone, vecchio e cieco, riceve il Bambino da Maria e lo alza al cielo, l’anziana profetessa Anna eleva preghiere di ringraziamento a Dio, mentre Giuseppe porta in dono due tortore in una gabbia di vimini. Il dipinto si caratterizza con un realistico effetto prospettico, campiture fresche e vivaci che esaltano la luce ai massimi toni, nel luogo stesso che simbolicamente rappresenta la luce. L’Opera, verosimilmente del XVIII° secolo, è stata realizzata con tecnica ad olio su tela; il tessuto di supporto, ottenuto mediante giunzione di tre teli con due cuciture verticali, poggia su un telaio ligneo centinato.Il dipinto non è firmato o datato, tuttavia, l’iconografia, l’impostazione grafica e la tecnica pittorica impiegata, inducono ad ascrivere tale Opera alla seconda metà del 1700, attribuendola al pittore Agostino Pantaleoni, S. Vito al Tagliamento -Pn- (1740-1817). Nella rappresentazione c’è un personaggio posto in secondo piano, quasi estraneo alla scena, l’unico che volge lo sguardo a chi osserva il dipinto, questi potrebbe essere l'autoritratto del pittore. Il recente restauro è consistito essenzialmente nella pulitura della pellicola pittorica, per rimuovere le alterazioni della vecchia vernice, successivamente si è proceduto al consolidamento del film pittorico e del tessuto di supporto; la tela del dipinto è stata rinforzata mediante applicazione di fasce perimetrali. il vecchio telaio, fisso ed eccessivamente degradato anche dall’erosione di insetti xilofagi, è stato sostituito da un nuovo telaio ligneo ad espansione controllata e calibrata, al fine di mantenere costante il tensionamento della tela. Il restauro si è concluso con il risarcimento pittorico di alcune abrasioni e consunzioni della pellicola pittorica nonché con la stesura della vernice protettiva matt. (domenico ruma)