La questione della manutenzione dei siti archeologici e delle strutture murarie incomplete dei ruderi in generale è più che mai di attualità se si considera che da alcuni anni, il già problematico livello di degrado del patrimonio monumentale all’aperto è decisamente peggiorato, soprattutto a causa dei nuovi agenti inquinanti che stanno profondamente cambiando la qualità dell’aria e delle precipitazioni.
Sono sempre più indispensabili piani di manutenzione programmata del patrimonio che prevedono controlli periodici dello stato di conservazione, monitoraggi degli agenti fisici, chimici e biologici, interventi di restauro principalmente tesi ad arrestare il progredire del degrado.
Da queste considerazioni emerge chiaramente l’importanza di procedere già in fase del primo consolidamento e/o restauro, a scavo ultimato, alla definizione di interventi che permettano e facilitino un agevole piano di manutenzione per assicurare la conservazione del sito nel tempo.